“Ti piace vincere facile?”
In apparenza una semplice domanda. In pratica, un richiamo ben preciso ad una pubblicità intramontabile, accompagnata da un motivetto che parte in automatico nella nostra mente.
Cos’è il neuro copywriting
Scindiamo la parola in due parti per una spiegazione esaustiva: il copywriting è quel campo del marketing che utilizza diverse tecniche di scrittura per incentivare la vendita di un prodotto o la conoscenza di un brand.
Neuro è un suffisso che appartiene al campo della neurologia e della psicologia, e che troviamo già applicato nel settore della pubblicità e della vendita nella parola neuromarketing, di cui abbiamo parlato in questo articolo.
Proprio come marketing e copywriting, neuromarketing e neuro copywriting coesistono in un rapporto genitore-figlio che li rende inscindibili.
È per mezzo delle parole che un prodotto viene messo in evidenza nella mente di un potenziale cliente; il neuro copywriting ha proprio il compito di stimolare alcune leve psicologiche attraverso l’uso puntuale e studiato delle parole, evocando emozioni, paure, comportamenti precisi che accendono l’interesse del consumatore.
Perché utilizzare il neuro copywriting
Nel nostro articolo dedicato al neuromarketing abbiamo visto come l’ux design, l’uso dei colori, la disposizione di una pagina web possano influenzare il processo d’acquisto di un cliente.
Al netto della struttura stessa di una pagina, sono le parole utilizzate per descrivere un prodotto, per introdurre un argomento, per parlare del brand a condizionare innegabilmente la decisione finale di un cliente incerto.
Si tratta, ora più che mai, di scegliere le parole giuste per guidare ogni persona che arriva sulla nostra pagina web verso una scelta consapevole, con testi che illustrano i benefici del prodotto anziché le loro caratteristiche, che indicano come risolvere un problema, come superare i dubbi, come sentirsi a proprio agio con il prodotto che stanno per acquistare.
Con il neuro copywriting si producono contenuti di testo che coinvolgono il destinatario su tre livelli:
- attenzione, prestata ad una campagna pubblicitaria, a un ads sui social, a un post blog per un argomento che desta il loro interesse;
- emozione, a cui si attinge entrando direttamente nel subconscio, fatto di paure, desideri e speranze, e comunicando messaggi che possano dare una soluzione ad ognuna di queste sensazioni;
- memoria, ossia l’essere ricordati, possibile soltanto se si è riusciti a suscitare un’emozione profonda nel potenziale acquirente.
Tecniche di neuro copywriting
Usare le parole per riuscire a creare un ricordo vivido del nostro brand o del nostro prodotto non è un compito facile.
Conoscere le tecniche di neuro copywriting, il modo in cui alcuni termini, la sintassi, la disposizione del testo possono cambiare la percezione del nostro brand, costituisce un grande vantaggio per le attività di comunicazione di ogni azienda.
In particolare, il neuro copywriting può trasformare un testo da informativo ad emozionale, pur mantenendo la propria natura argomentativa, in questi contesti di applicazione:
Creare una copy strategy vincente
Il neuromarketing aiuta a far emergere le motivazioni profonde che guidano le scelte degli utenti, tralasciando la più superficiale conta dei pro e dei contro su cui finora sono state strutturare le strategie di marketing delle maggiori aziende.
Attingere alle motivazioni profonde permette di trovare un canale preferenziale tra brand e utente, da cui trarre l’interesse reale del nostro pubblico, e da cui partire per una copy strategy che faccia leva su queste emozioni.
Creare slogan e ads “che restano in testa”
Giocare con le allitterazioni, le rime, i richiami al mondo del cinema e della letteratura, l’alternanza di parole moderne e parole arcaiche, l’inversione della struttura del testo, gli accenti, la storpiatura delle altre lingue… tutti questi sono espedienti di scrittura che stimolano il divertimento, il quale si traduce in un rilascio di endorfine e, quindi, nella cristallizzazione di un’emozione.
“Two is megl che uan”, “O così, o Pomì”, “Fate l’amore con il sapore”: i pubblicitari italiani sanno bene come utilizzare queste strategie per creare slogan senza tempo.
Migliorare il microcopy
Il microcopy gioca un ruolo fondamentale nell’esperienza di acquisto di un cliente, perché è ai bottoni, ai pulsanti, ai piccoli “comandi” che è affidata la navigazione dell’utente dalla conoscenza del prodotto all’acquisto finale.
Ordini troppo imperativi, testi distaccati e impersonali, termini che possono generare equivoci o dubbi fanno facilmente desistere l’utente dal procedere fino all’acquisto.
Lavorare sul microcopy da un punto di vista del neuro copywriting significa capire cosa desidera sentirsi dire l’utente in quel momento preciso del processo d’acquisto, e guidarlo allo step successivo con le parole giuste.
Creare contenuti virali
Una campagna pubblicitaria, uno spot, una storia non diventano virali per la bellezza dei contenuti in sé, ma per la capacità di suscitare emozioni molto forti in un gran numero di persone.
Si può trattare di divertimento, di riflessione, di presa di coscienza. In tutti i casi, le parole utilizzate per corredare testi e dialoghi di una pubblicità faranno sì che questa possa diventare altamente condivisa e apprezzata.
Nel webinar di Cavalieri Digitali del 29 Agosto abbiamo parlato in maniera più approfondita delle tecniche di neurocopywriting e scopriremo come applicarle ai nostri testi, per renderli veramente unici e memorabili.